mercoledì 27 giugno 2007

Come volevasi dimostrare

Alitalia, Aeroflot si ritira dalla gara


ROMA - Aeroflot si ritira dalla gara per Alitalia. Lo annuncia la compagnia russa in una nota riferita da Bloomberg. Portavoce della compagnia di bandiera russa hanno precisato all'ANSA che la comunicazione ufficiale sta arrivando al ministero dell'Economia italiano. A questo punto resterebbe in corsa solo la cordata formata da AirOne e Intesa San Paolo.

Il titolo della compagnia di bandiera è stato sospeso in Borsa in attesa di una nota.

(27 giugno 2007)

domenica 24 giugno 2007

IL DISCORSO DELLA MONTAGNA ( II/XV )


Matteo 5,13-16

13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.

venerdì 22 giugno 2007

Mortadella e soci non finiscono di stupire, e io pago !!!

Su Alitalia, una parentesi non fuori tema (è sempre questione del «nuovo diritto»). Deliberatamente, Prodi ha posto condizioni tali (il pagamento degli immensi debiti accumulati dai parassiti alati) da costringere al ritiro tutti coloro che vorrebbero comprarla. Perché? E' facile indovinare: alla fine, a prendere Alitalia sarà De Benedetti, magari in cordata Sanintesa e Della Valle, con mediazione Goldman Sachs. A quel punto, il bando di asta sarà stato modificato: visto che la prima è andata deserta, Prodi ripulirà Alitalia dal debito (che pagheremo noi contribuenti) e la darà a De Benedetti ai prezzi stracciati - nessuno la voleva - a cui gli ha già regalato mezzo IRI. E tutto ciò, era deciso fin dal principio.

lunedì 18 giugno 2007

Governo dei furbetti

Asta Alitalia, giallo su Aeroflot
Prima il ritiro, poi la smentita

MOSCA - "Non ci siamo ritirati dal partecipare alla gara. Tutto dipende dalle condizioni". Il portavoce dell'Aeroflot smentisce così le indiscrezioni, diffuse in mattinata, che parlavano di un ritiro dalla gara per gli asset di Alitalia. Una notizia che anonime fonti russe spiegavano così: "Il governo italiano non vuole sviluppare la compagnia nazionale, ma ottenere solo la massima quantità di soldi".

giovedì 14 giugno 2007

UN GRANDE STATISTA ? PUTIN VLADIMIR


se mai esiste ancora uno statista con la esse maiuscola questo e' Putin.
Ragiona e pensa non per tornaconto personale ma per la sua Nazione come appunto si conviene ad uno statista non come i nostri politicanti che al massimo sono solo degli amministratori del malaffare, che non hanno una idea dico una che non sia la solita trita e ritrita della ideologia di sinistra diventata Democratica. Leggetevi questo articolo su quello che questo antidemocratico ha detto ad una conferenza stampa che nessun media occidentale ha dovutamente riferito.E' veramente un silenzio assordante.

Francia mini rivoluzione fiscale per il bene della nazione

La gestione Sarkozy è cominciata con una detassazione: quella degli straordinari.
Chi lavora ore straordinarie si trova in tasca di più di quando lavora nell’orario normale.
Geniale: questa detassazione selettiva è volta a incentivare la voglia di lavorare.
In questo senso, è l’esatto opposto ideologico del mantra della sinistra francese, la settimana obbligatoria di 35 ore. continua

I nostri politicanti economisti (VISCO/ PADOA SCHIOPPA ) neanche sono in grado di copiare o vedere quello che fanno gli altri ........

lunedì 11 giugno 2007

IL DISCORSO DELLA MONTAGNA ( I/XV )


Matteo 5,1-12

1 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2 Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3 «Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5 Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

Economisti di bassa lega

Questi modi di pensare non sono rari su internet. Purtroppo. E devo pensare che nella vita reale saranno pure più numerosi, tra gli "addetti ai lavori". D'altronde le università sfornano miniIGB(Il Grasso Banchiere) in continuazione che quando vedono un albero in un prato pensano ad una congrua voce "legname" tra i "ricavi" di un "conto economico" iscritto in un "libro contabile" e non certo al piacere di starsene alla sua ombra per farsi una pennichella* in un afoso pomeriggio estivo..

E quando l'ultimo albero sarà tagliato e l'industria dei mobili in crisi daranno la colpa ai consumatori che non vogliono comprare tavoli di plastica ma che pensano solo a spendere soldi per curarsi dalle insolazioni.

Questi sono gli economisti.

Per approfondire il discorso: "I negrieri del soldo" e "Il riflusso bancario per i non-iniziati".

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domenica 10 giugno 2007

TASSE TANTE TASSE

Presto il governo abbasserà le tasse, perché l'ha promesso il ministro Padoa Schioppa, che è una persona competente e onesta.
E perché la lotta all'evasione di Visco sta avendo successo, ed ha aumentato gli introiti fiscali.

La cura è riuscita.
Il malato è morto.

sabato 9 giugno 2007

Speciale rifiuta la Corte dei Conti

SPECIALE RIFIUTA L'INCARICO. L'EX COMANDANTE HA INVIATO UNA LETTERA AL MINISTRO DELL'ECONOMIA ,TOMMASO PADOA-SCHIOPPA CON LA QUALE RIFIUTA LA NOMINA ALLA CORTE DEI CONTI."VOGLIO ANDARE IN PENSIONE ANTICIPATA",HA DETTO IL GENERALE AL SENATORE DE GREGORIO.IO "NON VOGLIO DARE L'IMPRESSIONE-HA SPIEGATO SPECIALE-DI VOLERMI SVENDERE PER UN PIATTO DI LENTICCHIE.NEMMENO L'ULTIMO DEGLI ITALIANI DEVE PENSARE CHE IO VOGLIA RESTARE ABBARBICATO AD UNA POLTRONA...".SPECIALE AVREBBE POTUTO FAR RICORSO AL TARCONTRO LA DECISIONE PRESA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI:"SONO UN SOLDATO-HA SPIEGATO ANCORA-SBATTO I TACCHI E OBBEDISCO,MI HA DESTITUITO IL GOVERNO DEL MIO AMATO PAESE".TUTTAVIA AL SENATORE IL GENERALE SPIEGA:"MI SENTO COME SE MI AVESSERO VIOLENTATO,NON MI HANNO DATO NEANCHE L'ONORE DELLE ARMI".

che dire una vicenda che dimostra come sono fatti questi sinistri,non so se vi ricordate quando le stesse persone accusavano il governo del Berlusca quando la finanza ficcava il naso nei suoi affari.
Evidentemente non conoscono la parabola :
"Non fare agli altri quello che non vorresti che fosse fatto a te".

mercoledì 6 giugno 2007

Poveri noi

Intere civiltà sono state corrotte dal sistema del credito facile, che ha promesso e dato, per un certo tempo, una «bella vita» fatta di auto a rate, telefonini multicolori, gadget elettronici, jeans made in China fatti sentire, dalla pubblicità, come «necessari», «cose di cui non potete fare a meno» per non essere disprezzati dal vicino.

Il
sistema della finanza creata dal nulla è infatti radicalmente
corruttore dell'umanità, ha bisogno di una umanità corrotta da falsi
desideri e da febbrili ricerche di godimenti per durare.

Le dosi di
moneta cattiva, di moneta falsa, vengono continuamente aumentate e
richieste dai popoli corrotti dal consumismo scemo, a sua volta
eccitato dall'edonismo propagandistico.

«Soddisfa la tua sete», «non rinunciare a nulla», invita incessantemente la pubblicità: tutto quello che vuoi e non puoi permetterti, lo puoi avere a credito.

Ma intanto, viene decretata la fine dell'abbondanza, con la scusa del riscaldamento climatico («troppe industrie, troppi viaggi di piacere, è ora di ridurre i consumi»).

Intanto,
sotto gli occhi ciechi dei consumatori consumisti, i veri protagonisti
del grande trucco finanziario si stanno ritirando dai mercati
speculativi.

Crescono le «private equities», entità che
comprano imprese quotate a mazzi, e le tolgono dalla quotazione di
borsa: le azioni di queste imprese non sono più offerte al pubblico, ma
in mano a pochi privati.

Di fatto, in questa tendenza va riconosciuto un enorme, silenzioso accaparramento di beni reali.

Sotto
i nostri occhi, si intraprendono guerre insensate, che giustificheranno
le future miserie che le mani forti ci stanno preparando.

Le mani forti non fanno che moltiplicare conflitti: da ultimo, con la Russia di Putin.

La speranza è in una deflagrazione: tanto, lorsignori, in guerra non ci vanno mai, e non ci hanno mai perso nulla.

E
sotto i nostri occhi chiusi, le Banche Centrali vendono il nostro oro -
oro dei cittadini contribuenti, la riserva della nazione, i suoi
risparmi - di fatto sottocosto.

Ad un prezzo controllato, non troppo
basso (manderebbe un segnale di deflazione), ma nemmeno troppo alto,
perché ciò smaschererebbe la pseudo-moneta che vogliono teniamo in
tasca.

Un prezzo manipolato.

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lunedì 4 giugno 2007

Moneta debito? Se la conosci la eviti





di Pierluigi Paoletti www.centrofondi.it

Quanto è importante lo strumento che usiamo?
Quanto il suo uso può condizionare il nostro comportamento?
Secondo il diritto penale lo strumento in se è ininfluente, determinante è l’uso che se ne fa e l’esempio più classico è quello del coltello che può essere utilizzato sia per tagliare il pane che per uccidere.
Nel caso della moneta invece possiamo affermare al di là di ogni ragionevole dubbio, tanto per rimanere in ambito giuridico, che l’uso di una moneta rispetto ad un’altra cambia radicalmente ogni aspetto della nostra vita. Pensate che sia un’affermazione azzardata? Vediamo se riusciamo a dimostrarvi il contrario.

La nostra moneta ufficiale, l’euro, come tutte le altre monete a corso forzoso, la cui accettazione è imposta dalla legge, è una moneta basata sul debito. Lo stato, che ogni anno deve adeguare la quantità di moneta in circolazione, necessaria per lo scambio di beni e servizi, si indebita con la banca centrale che stampa il denaro, emettendo titoli di debito (Bot, BTP, CCT ecc.) per un pari importo e sui quali deve pagare anche un tasso di interesse. Ora noi sappiamo che questa è una truffa bella e buona perché se la moneta deve essere solo la rappresentazione “cartacea” dei beni e servizi, ovvero della ricchezza prodotta in un territorio, la sua funzione dovrebbe essere praticamente neutra e non gravata da un debito a cui si devono aggiungere perdipiù i dannosissimi interessi.
(continua)