Gianfranco la Grassa
01/05/2007
Il presidente delle Assicurazioni Generali Antoine Bernheim
Comunque, questa conclusione piace soprattutto al capitale finanziario che si situa nei dintorni di Intesa (Bazoli) con le sue servili propaggini governative guidate al momento dal «maggiordomo» Prodi.
Vediamo la situazione formale.
Telecom era controllata da Olimpia (Pirelli-Tronchetti 80% e Benetton 20%) con il 18% del capitale azionario dell'azienda telefonica.
Adesso, dopo il perfezionamento della compravendita, Olimpia si trasformerà in Telco che sarà sempre il gruppo di controllo della Telecom con il 23,6% delle azioni (al 18% di Olimpia si
aggiungono le quote di Mediobanca e Generali che fanno parte degli acquirenti).
A questo punto Telco avrà i seguenti azionisti: la spagnola Telefonica (che due-tre mesi fa era stata ostacolata dal governo Prodi nei suoi contatti per acquistare o comunque «partecipare» ampiamente Telecom) con il 42,3% azionario.
Questo è interessante: la spagnola accetta la quota di minoranza dopo che, appunto, il governo si era opposto a che si accordasse direttamente con Tronchetti.
Telefonica accetta inoltre di avere nella governance solo 2 posti su 15 (c'è chi parla di 3 su 19).
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